Di Massimo Acciai Baggiani

Tra i libri che mi sono portato a casa dalla fiera Lucca Città di Carta, c’è un curioso romanzo scritto a quattro mani da un autore milanese e da un’autrice padovana, poi da me intervistati. Due studiosi. Nicoletta Riato e Andrea Delìa hanno unito le forze in un ambizioso progetto letterario, edito da una piccola casa editrice, in cui hanno investito molto, in tutti i sensi. L’incanto del silenzio è una storia di amore, un romanzo storico e molto altro. È un’ipotesi suggestiva che vede uniti due grandi personaggi del passato: il medico e matematico italiano Gerolamo Cardano e il pittore fiammingo Pieter Bruegel. Anch’essi due studiosi, vissuti nello stesso secolo, che paiono dialogare attraverso le loro opere e che probabilmente si sono anche incontrati di persona – o così suggeriscono i gli autori di questo libro. Due liberi pensatori, in anticipo sui tempi, perseguitati dalle autorità ecclesiastiche.
Gli ingredienti per una storia avvincente ci sono tutti: l’azione si svolge ai nostri giorni e ha per scenario luoghi suggestivi quali Barcellona e Mont Saint Michel, colti nella loro atmosfera attraverso una prosa vivida e ricca di dettagli ma non pedante. Un libro che certo può piacere agli storici dell’arte e della filosofia, ma che non dispiacerà neanche ai profani (come me). Tutto parte con il ritrovamento di un misterioso manoscritto cinquecentesco e finisce con… ma questo è meglio che sia il lettore a scoprirlo da solo.
La Verna, 1° settembre 2020
Bibliografia
Riato N., Delìa A., L’incanto del silenzio, Edizioni Federica.