Di Massimo Acciai Baggiani
Il Covid non ha fermato la poesia, né la pubblicazione di sillogi poetiche: esce quindi in questo “strano” 2020 un libretto (ma solo per le dimensioni) dell’amico Alessandro Franci, collega redattore de L’Area di Broca, in un’elegante edizione della Società Editrice Fiorentina, già recensita da Roberto R. Corsi. La silloge, che mi è stata spedita dall’autore fresca di stampa, comprende liriche composte nell’arco di vari anni, con una accurata prefazione di Caterina Verbaro, e si compone di tre parti: 1) interni, 2) esterni, 3) appendice. Il libro si apre con la poesia che dà il titolo all’intera raccolta, con quest’accostamento inconsueto e quasi ossimorico (il peso non fa certo pensare alla fragilità…), con l’immagine di una capriata che ha un «colore di osso secolare, brunito, di reliquia», e si chiude con una «giostra di luci», un gran finale di «fuochi d’artificio» che speriamo beneauguranti per il prossimo anno dopo un periodo così drammatico, in cui la “luce” manca nelle feste (che poco c’è da festeggiare) ma non nel cuore dei poeti. E Alessandro si conferma sempre un grande poeta del quotidiano, che da dettagli trae riflessioni cosmiche.
Firenze, 23 dicembre 2020
Bibliografia Franci A., La fragilità dei pesi, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 2020