Di Massimo Acciai Baggiani

Mi sono accorto, soprattutto ultimamente, che nel grande numero di libri che ho letto negli ultimi mesi – e anni – pochi sono davvero memorabili. La maggior parte si sono lasciati leggere, non hanno lasciato alcun segno. Altri non li ho nemmeno finiti. Altri ancora li ho trovati dozzinali e insignificanti. Mi sono messo a considerare quanti sono stati davvero i libri importanti nella mia vita, da quanto ho iniziato a leggere 39 anni fa: quelli di cui mi ricordo anche a distanza di decenni. La lista che segue, redatta non in ordine di importanza né cronologico, riguarda quelle opere di narrativa fondamentali per la mia formazione e vissuto, quelle che ho letto con maggiore soddisfazione. Alcune di queste le ho rilette più volte. Non sono in ordine di importanza (in effetti sono in ordine alfabetico) e NON me le porterei sull’isola deserta (a differenza della precedente lista dei 150 album musicali) in quanto sull’isola mi porterei libri che non ho ancora letto, con tutti i rischi che ciò comporta.
- Aldous Huxley, Il mondo nuovo
- Alessandro Manzoni, I promessi sposi
- Dino Buzzati, La boutique del mistero
- Edgar Allan Poe, Racconti del grottesco
- Edwin Abbott Abbott, Flatlandia
- Emmanuel Carrère, Baffi
- Emmanuel Carrère, L’avversario
- Emmanuel Carrère, La settimana bianca
- Geoffrey Chaucer, I racconti di Canterbury
- George Orwell, 1984
- Giacomo Leopardi, Operette morali
- Gianni Rodari, C’era due volte il barone Lamberto
- Gianni Rodari, Favole al telefono
- Giovanni Boccaccio, Decamerone
- Herbert George Wells, Il fu signor Elvesham
- Herbert George Wells, Il paese dei ciechi
- Herbert George Wells, Il sorprendente caso della vista di Davidson
- Herbert George Wells, La macchina del tempo
- Herbert George Wells, La porta nel muro
- Herbert George Wells, La storia di Plattner
- Herbert George Wells, Una storia dei giorni futuri
- Hermann Hesse, Siddharta
- Hermann Hesse, Sotto la ruota
- Howard Phillips Lovecraft, Le montagne della follia
- Isaac Asimov, Il ciclo della Fondazione
- Italo Calvino, La trilogia dei nostri antenati
- John Ronald Reuel Tolkien, Il signore degli anelli
- Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver
- Jorge Luis Borges, L’Aleph
- José Rodrigues Dos Santos, Einstein e la formula di Dio
- Jostein Gaarder, Il mondo di Sofia
- Jostein Gaarder, Il venditore di storie
- Jules Verne: 20.000 leghe sotto i mari
- Jules Verne: Viaggio al centro della Terra
- Lev Nikolaevič Tolstoj, La morte di Ivan Il’ič
- Ludovico Ariosto, Orlando furioso
- Mary Shelley, L’ultimo uomo
- Michael Ende, La prigione della libertà
- Michael Ende, La storia infinita
- Michael Ende, Momo
- Miguel de Cervantes, Don Chisciotte della Mancia
- Norman Spinrad, Jack Barron e l’eternità
- Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray
- Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi
- Ray Bradbury, Cronache marziane
- Ray Bradbury, Fahrenheit 451
- Ray Bradbury, L’uomo illustrato
- Roald Dahl, La fabbrica di cioccolato
- Roald Dahl, Le streghe
- Roald Dahl, Storie ancora più impreviste
- Roald Dahl, Storie impreviste
- Stephen Baxter, L’incognita tempo
- Stephen King, A volte ritornano
- Stephen King, I langolieri
- Stephen King, It
- Stephen King, Misery
- Tommaso Landolfi, Dialogo dei massimi sistemi
- Umberto Eco, Il nome della rosa
- Virgilio Martini, Il mondo senza donne
- Voltaire, Candido
- William Golding, Il signore delle mosche
A questi dovrei aggiungere i libri degli amici e colleghi viventi che ho avuto la fortuna di conoscere di persona (e ce ne sono diverse di opere che mi hanno formato non meno delle celebrità), ma mi pare più saggio non redigere un elenco anche di loro per non finire in un campo minato…
Firenze, 28 agosto 2020