L’anima e la prosa, due parole sul libro d’esordio di Paola Fabbri

Di Massimo Acciai Baggiani

Ho avuto il piacere d’incontrare Paola al laboratorio di scrittura che tengo presso il Torrino di Santa Rosa, per conto del Gruppo Scrittori Firenze (di cui sono socio); una persona garbata, gentile, profonda. Lo dimostra il suo libro d’esordio, uscito con ilmiolibro.it, grazie anche all’aiuto di Milena Beltrandi (pure lei mia valida allieva nel laboratorio di scrittura, di cui ho già recensito un romanzo). La ringrazio per la copia che mi ha voluto subito regalare.

Si tratta di una silloge piuttosto breve: solo dieci poesie (più o meno come un album musicale) intervallate da immagini. Molte di queste sono dedicate a persone care (la figlia, la madre, gli amici) con accenti di grande tenerezza e sensibilità, ma senza retorica. Stupenda la lirica di un amore senile Sono solo uno stupido vecchio, curiosa quella di chiusura, dedicata alla poltrona amata, ai libri e al calore del focolare domestico. Lo stile è piano, senza sperimentalismi, semplice e un po’ malinconico, in cui un po’ tutti possiamo riconoscerci nella nostra banale e straordinaria quotidianità.

Firenze, 27 febbraio 2022

Bibliografia

Fabbri P., L’anima e la prosa, ilmiolibro.it, 2022.

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Tre poesie di Alessandra Pennetta

Apri la porta

Apri la porta 

Sono sulla soglia

L’aria brucia

Il mio corpo non è infinito

Sento che ci sei e stai bevendo 

Sento il tuo passo fresco

Più forte mi stringo alla tua porta

più ti sento. Ancheggi

Stringerei i tuoi fianchi

Sei il centro del mondo

Io sono il mondo. E brucio per te

(attestato di merito nella XXV edizione del Premio Letterario Internazionale Trofeo Penna d’Autore 2021)

La cena

Lei ha fame e 

la bocca spalancata

Cammina su di lui

che non protesta

Lui le ha preparato la cena

Lei ha una finestra scura 

senza tende

Lui ha 

un candeliere, il fuoco dentro e

un’adorazione per lei 


(finalista nell’VIII edizione del Premio Accademico Internazionale di Poesia e Arte Contemporanea Apollo Dionisiaco 2021)

Imeros

Mi hai ubriacato

tu, proprio tu 

che a tavola bevi solo acqua

con le tue guance rosse

i tuoi capelli rossi

i tuoi occhi rossi

la tua lingua rossa

Nella tua bocca astemia

ho messo un chicco d’uva rossa  

e sei diventata vite



(segnalazione speciale nella XVII edizione del Concorso Nazionale di Poesia Fiori d’Inverno 2021)

Alessandra Pennetta (Padova, 16 Novembre 1971). Ha iniziato a scrivere nel 2018. In Italia sono state pubblicate sue poesie su Grado Zero, Frammenti, Tam Tam Bum Bum, Lido dell’Anima, L’Irrequieto, Poetarum Silva, Amado Mio, Il Grimorio del Fantastico, L’Altro Femminile, Radura Poetica, Neobar, Hook Literary Magazine, Inverso – Giornale di Poesia, Larosainpiu, nelle antologie Ecce Homo e Transiti Poetici e nelle antologie dei Premi Città di Montegrotto Terme (ed. 2019), Città di Melegnano (ed. 2019), Apollo Dionisiaco (ed. 2021) e Trofeo Penna d’Autore (ed. 2021). All’estero sue poesie sono state tradotte e pubblicate su Centro Cultural Tina Modotti (Venezuela), Oltart (Romania) e Azahar (Spagna). Nel 2021 è’ stata finalista nell’VIII edizione del Premio Apollo Dionisiaco con la poesia “La cena”, ha ricevuto un Attestato di Merito nella XXV edizione del Premio Letterario Internazionale Trofeo Penna d’Autore per la poesia “Apri la porta” e una segnazione speciale nella XVII edizione del Concorso Nazionale di Poesia Fiori d’Inverno per la poesia “Imeros”.