Storie rifredine

Di Massimo Acciai Baggiani

Rifredi, il mio quartiere, dove vivo da quando avevo due anni… quanti ricordi, quanti echi anche nella mia scrittura. Uno dei miei racconti rifredini è finito non a caso in un’antologia edita da Edizioni della Sera, a cura di Nicola Biagi, in una collana dedicata ai vari quartieri di Firenze[1]. Si tratta di un breve racconto ricavato da alcune storie vere raccolte dalla voce di Elisabetta “Betty” Salusest, titolare dell’ex Bar Gherardini, ora Bistrot Dalmazia; Un amore senile non è tuttavia un resoconto del tutto aderente alla realtà, la love story tra i due simpatici vecchietti, nato davanti a un caffè e una brioscia, è solo lo spunto da cui è partita la mia fantasia. Una storia riportata ai tempi della pandemia di Covid-19, da me vissuta con grande angoscia – come molti. Il racconto è stato scritto proprio in quest’atmosfera, assente tuttavia negli altri racconti della raccolta, incentrati soprattutto su storie e ricordi di un passato più o meno remoto, con un’eccezione: il racconto fantastico, ambientato in un futuro prossimo, dell’amico Carlo Menzinger, Nerone a Firenze. Il titolo svela già molto della storia. Nel racconto di Carlo sono citato anch’io insieme ad altri personaggi della vita rifredina, quali Clara Vella e Arrighetta Casini, promotrici dei lunedì letterari all’SMS di Rifredi – luogo mitico che mi ha visto crescere in sani valori democratici e antifascisti.

Non posso non ricordare anche gli altri racconti degli amici e colleghi scrittori del Gruppo Scrittori Firenze, presenti anch’essi in A Firenze Rifredi (pur non essendo tutti rifredini): Odissea negli spazi di Gabriele Antonacci (una storia surreale, escheriana); Una poliziotta nel quartiere Cinque, in cui l’amico Renato Campinoti riprende il personaggio dell’avvenente poliziotta Caterina[2]; Il tabernacolo di Fabrizio De Sanctis; Memorie di ordinaria Resistenza di Cristina Gatti, presidentessa del GSF, che rievoca eroici episodi della Seconda Guerra Mondiale; Quando a i’ Sodo c’era un convento di Caterina Perrone (che narra di un incendio e di un amore proibito); e infine La piccola fuga di Massimiliano Scudeletti, un raccontino ricco di riferimenti letterari sullo sfondo del Terzolle, il Rivus Frigidus che ha dato il nome al quartiere, anticamente un paese a se stante.

Insomma, un libro che non può far altro che piacere agli abitanti di Rifredi, ma godibile anche da chi è forestiero. Molti altri i nomi che non ho citato, ma quelli lascio al lettore il piacere di scoprirli da solo.

Bibliografia

AA.VV., A Firenze Rifredi, Roma, Edizioni della sera, 2023.

AA.VV., La prima volta a… Firenze, Roma, Edizioni della sera, 2022.

Menzinger C., Il narratore di Rifredi, Firenze, Porto Seguro, 2019.

Firenze, 11 marzo 2023


[1] Un altro, La villa abbandonata, è finito in un’altra antologia fiorentina, La prima volta a… Firenze, a cura di Giacomo Cialdi, Roma, Edizioni della sera, 2023.

[2] Già presente in Non mollare, Caterina!, Firenze, Porto Seguro, 2019.

Rifrediamo

Forse ti è già arrivata la notizia. Rifrediamo è la nuova scommessa che quattro ragazze hanno lanciato al quartiere, per aiutare la Cooperativa Sociale Macramè nei suoi progetti di inclusione e divertimento. Grazie a ImpactHub, Fondazione CR Firenze, FeelCrowd e Officine Valis, la cooperativa ha ideato una nuova iniziativa che unisce i suoi ragazzi con il valore del territorio. Un progetto di Rifredi per Rifredi, di cui la creatività di un laboratorio di scrittura è il primo riattivatore. Venti ragazzi gireranno sul quartiere con gli operatori della cooperativa in un weekend di questa primavera; incontreranno i cittadini nei luoghi simbolo e creeranno una mappa narrativa del quartiere da lasciare in punti strategici. Grazie a questa mappa cartacea, lasciata agli esercenti che ci sosterranno, e alla realtà aumentata sviluppata da una startup di Firenze, il percorso animato diventerà eredità del quartiere. In un periodo così difficile abbiamo scelto di scommettere su una nuova attività, con la voglia di ritrovarci e riscoprirci una comunità unita e aperta. La raccolta fondi si svolge su www.eppela.com/rifrediamo. Sono previste donazioni libere, ma anche prenotazioni di alcune ricompense che alcuni esercenti hanno offerto, per permetterti di sostenere con più slancio il progetto in cui loro stessi credono per primi. Troverai i cesti del Ceppo, le cene dai Fratelli Briganti e di Quarto Tempo, La Bottega di Arcetri… e le storie già pubblicate dei nostri ragazzi del Porto delle Storie della Cooperativa. Ci vogliono meno di due minuti per registrarsi alla piattaforma. La Fondazione CR Firenze darà valore alla tua fiducia: se raggiungiamo il nostro obiettivo, per ogni euro che avrai donato, Fondazione metterà altrettanto (!!). Sul sito, inoltre, troverai descritte con dettaglio le destinazioni di ogni spesa necessaria.

Il narratore di Rifredi

il narratore di rifrediE’ uscito “Il narratore di Rifredi” (Lulu, 2019), biografia letteraria di Massimo Acciai Baggiani, scritta da Carlo Menzinger. Il libro è acquistabile su Amazon, su Lulu e su Mondadori Store. Oppure liberamente scaricabile in formato digitale qui.

«Rifredi, un antico quartiere da scoprire, seguendo uno scrittore che ci vive, Massimo Acciai Baggiani, che ha scritto e pubblicato romanzi, racconti, commedie, poesie, saggi, articoli; amante del fantastico, ma con i piedi ben radicati nel territorio, che siano Firenze, il suo quartiere di Rifredi, il Casentino, il Mugello o le amate alpi friulane. Acciai da anni si muove con prolifica verve, affrontando i temi più disparati, collaborando con riviste e altri autori, realizzando opere a più mani, curando antologie e riviste. Questo volume cerca di farcelo conoscere e di lasciarci una testimonianza di Rifredi. Il volume, curato da Carlo Menzinger di Preussenthal, ospita oltre all’analisi delle opere di Acciai e una sua intervista, alcuni racconti, poesie e articoli di entrambi su Rifredi e le testimonianze di chi lo ha conosciuto, come Marco Bazzato, Matteo Nicodemo, Stefi Pastori, Simonetta Della Scala, Rossana D’Angelo, Francesco D’Agostino e Mariella Bettarini.La foto di copertina è di Italo Magnelli.»