Segnalo con gioia il pregevole lavoro dell’amico Francesco Felici riguardo alla letteratura in irlandese antico. Un libro unico nel suo genere.
Massimo Acciai Baggiani
Segnalo con gioia il pregevole lavoro dell’amico Francesco Felici riguardo alla letteratura in irlandese antico. Un libro unico nel suo genere.
Massimo Acciai Baggiani
FIRENZE – Giovedì 21 settembre, alle 17, nella Sala Pistelli del Palazzo Medici Riccardi (via Cavour, 9), promossa dalla Città Metropolitana di Firenze e dall’Associazione Sguardo e Sogno, avrà luogo la presentazione del volume “Le parole mute. Tra sussulti e bisbiglii dell’anima” (ed. La Bussola) di Carmela Calcagno. Saluti introduttivi: Michele Brancale. Presenta il volume Massimiliano Bardotti con interventi di Maria Valeria Sanfilippo e dell’autrice.
di Patrizia Beatini
FINALMENTE E’ USCITO IL MIO LIBRO DI POESIA/PROSA E FOTOGRAFIA, E’ UN FORMATO IN A4, CI HO LAVORATO TANTO, E’ LA MIA PRIMA PUBBLICAZIONE, SONO MOLTO EMOZIONATA
RINGRAZIO I CARI AMICI CARLO CIAPPI DEL CENTRO D’ARTE MODIGLIANI PER LA BELLISSIMA PREFAZIONE E MASSIMO ACCIAI PER LA SUA GRADITA POSTFAZIONE.
Il volume è suddiviso in due sezioni: ‘Pensieri di Luce’ e ‘Pensieri d’Ombra’, dove anche le fotografie sono state selezionate con lo stesso criterio; lo scopo è portare il lettore in un viaggio introspettivo dove si cerca di dare una voce e un’immagine ai lati più oscuri della propria personalità, a quelle ombre tanto seducenti verso cui spesso siamo attratti, non senza rischi; ma anche in una sorta di esplorazione del dolore altrui per confrontarlo col proprio.
Il viaggio che l’autrice ha intrapreso, prima del lettore, è una sorta di metaforico passaggio dall’ombra alla luce, attraverso esperienze di vita vissuta e una nuova consapevolezza nel tempo raggiunta; una luce verso la quale si addentra in una lunga e sempre costante ricerca.
Chiunque voglia acquistarlo può farlo, vi metto qui il link:
Si chiama Chiara Raggi la cantautrice riminese che ha vinto la prima edizione del contest pilota di Eurovision delle lingue minoritarie. Il concorso si è svolto online e ha visto la partecipazione di numerosi cantanti e gruppi musicali che si esibiscono nei dialetti e lingue minoritarie presenti in tutta Europa.
Chiara (Kjara in Esperanto) è l’unica cantautrice italiana, e una delle poche donne a livello mondiale, a cantare musica originale in esperanto, affascinata dalla musicalità della lingua e da ciò che rappresenta per lei: un’idea di uguaglianza e una libertà espressiva forte e unica. Principi tanto più validi in un contesto come quello dell’Eurovision delle lingue minoritarie in cui è implicita la difesa della diversità e democrazia linguistica oltre che l’affermazione della dignità di ogni minoranza etnica e culturale.
I consensi ottenuti da Chiara con il suo brano Mozaiko (Mosaico in italiano) testimoniano l’apprezzamento per la cantautrice italiana e per il valore dell’Esperanto lingua in grado di superare, senza prevaricazioni, le barriere linguistiche che costituiscono uno dei maggiori fattori di incomprensione tra i popoli.
Ascolta Mozaiko/Guarda il videoclip su YT: https://youtu.be/
“Questo risultato mi rende orgogliosa e felice – dice Chiara Raggi. Questo concorso mi ha dato l’occasione di sperimentare tutto il sostegno e l’affetto della comunità esperantista che è arrivato da ogni parte del mondo. Un chiaro segnale di coesione, vicinanza, presenza e intenti comuni. Ho sempre pensato che cantare anche in lingua esperanto fosse una rivoluzione, oggi ancora di più, un qualcosa di necessario per abbattere le barriere e portare messaggi di pace e rispetto il più lontano possibile. Guardando questo risultato ho la conferma che è proprio così: mi sono sentita in un unico abbraccio, una stretta che ha attraversato tutta l’Europa ma che ha viaggiato anche in Brasile, Australia, Madagascar, Cina. Questa è una vittoria collettiva, la vittoria di una comunità viva. Non smetterò di ribadirlo: l’Esperanto è vivo, più che mai e questa vittoria ne è la prova”.
Di Massimo Acciai Baggiani
Di recente mi è stata donata una copia di un thriller da una mia allieva del laboratorio di scrittura che tengo qui a Firenze, la cui identità si cela sotto lo pseudonimo di Clara J.Vanni. Il thriller in questione si intitola Il caso MiTech ed è ambientato sotto il sole dei Caraibi, nell’isola di Santo Domingo: un’ambientazione idilliaca per un viaggio aziendale che si trasforma in una trappola in cui si trova convolta una dei due protagonisti del romanzo, Claudia, agente di viaggio fiorentina. L’altro protagonista si chiama Frans e lavora all’ambasciata italiana; i due punti di vista si alternano e le rispettive storie scorrono parallele, con lo sfasamento di alcuni giorni, in un crescendo di suspense verso la soluzione dell’enigma: una misteriosa sparizione.
L’intrigo internazionale è narrato con grande perizia e i capitoli si intrecciano in un meccanismo di grande precisione. Da leggere.
Firenze, 11 dicembre 2022
Bibliografia
Vanni J.C., Il caso MiTech, Firenze, Assopiù, 2022.
Sempre a est
Faligi, 2011 (1a ed.), Delos, 2022 (2a ed., e-book)
Hynreck è un pacifico taglialegna che conduce una vita tranquilla e solitaria. Unica sua compagnia; Saj, un surypanta femmina, animale domestico dotato di poteri telepatici: può mostrare al padrone tutto ciò che i suoi occhi hanno visto durante la sua lunghissima esistenza. Un giorno la sua compagna gli viene sottratta con l’inganno da un mago che “colleziona” surypanta e il nostro insolito eroe parte subito al recupero, affrontando insieme a due fanciulle, Linda e Sara, la cui ricerca s’intreccia con la sua, un difficile e rischioso viaggio ricco di imprevisti ed avventure, per terra e per mare, seguendo la guida degli esagrammi dei Ching, fino allo scontro finale. Il finale, a sorpresa, mostra l’intera storia da un punto di vista totalmente inatteso.
Di Massimo Acciai Baggiani
Ho ricevuto di recente in dono un libro che raccoglie diciotto racconti ambientati nel quartiere fiorentino di Campo di Marte: a regalarmelo è stata l’amica e collega scrittrice Milena Beltrandi, nonché mia allieva al laboratorio di scrittura che tengo al Torrino di Santa Rosa [1]. Il suo racconto è proprio quello che, per ordine alfabetico, apre la raccolta, ed è una stupenda apertura: l’autrice ci porta indietro di sette decenni, al 1954, in un quartiere certo molto diverso da quello attuale. Nel dopoguerra è ambientata questa deliziosa storia di sport e di amicizia che ripercorre la nascita di una squadra di ragazzi che si è dato il nome di “I temerari di Campo di Marte”. Un nome che è tutto un programma. Con stile accattivante e con la consueta cura dei dettagli e della ricerca storica che caratterizza la sua scrittura, Milena evoca un tempo lontano e allo stesso tempo vicino al nostro sentire, con personaggi che non possono non catturare la nostra simpatia. Brava Milena!
Firenze, 28 settembre 2022
Bibliografia
AA.VV., A Firenze Campo di Marte, Roma, Edizioni della Sera, 2022.
AA.VV., I nostri lunedì al Torrino, ilmiolibro.it, 2022.
[1] In un altro quartiere di Firenze, quello di San Frediano, dal laboratorio è nato anche un libro che raccoglie prose e poesie dei partecipanti, compresa naturalmente la nostra Milena.
Di Massimo Acciai Baggiani
Il nome di Marco Roselli non mi era nuovo, avevo già letto e recensito un paio di suoi libri scritti insieme a Giovanni Brami (Il favoloso viaggio di Grunno e Avidion), quindi quando trovai un suo romanzo nello scaffale del libero scambio lo presi senza indugio e fu una buona cosa: si trattava de Le quattro rune, un libro di una decina di anni fa, avvincente e con un messaggio importante. L’autore segue la vicenda umana di Antonio, il protagonista, e del suo cambiamento da manager senza cuore a persona altruista e spirituale: senza nulla togliere al libero arbitrio di Antonio, questi viene guidato e assistito nel suo percorso niente meno che dagli antichi dèi nordici, in particolare dal supremo Odino, il quale ha stretto una curiosa alleanza con Gesù Cristo, che attraverso la storia di Antonio trova un nuovo motivo per non abbandonare l’Umanità alla propria follia autodistruttrice. La nuova rinascita di Antonio, alla fine di una via di grande sofferenza e pericolo di morte, fa tirare un sospiro di sollievo al lettore e fa chiudere il libro con un senso di dolce speranza.
Firenze, 24 settembre 2022
Bibliografia
Roselli M., Le quattro rune, Firenze, L’Autore Libri, 2011.
Di Massimo Acciai Baggiani
La questione della poesia femminile è ampia ed affrontata in molti libri; questo contributo di Rosalba De Cesare e Lorenzo Pompeo è il primo che leggo sull’argomento e devo dire che mi ha aperto un mondo. Il libro parte da Emily Dickinson non perché non vi siano state poetesse prima (basti pensare all’immortale Saffo) ma perché è dall’Ottocento che la scrittura al femminile acquista sempre più importanza fino a raggiungere la parità con quella al maschile. Gli autori del saggio antologico spaziano nella letteratura mondiale, dall’America alla vecchia Europa, al Medioriente, fino ad arrivare al presente secolo e a poetesse ancora viventi. I versi antologizzati, talvolta accompagnati dalla versione in lingua originaria (lo spagnolo e il francese), appartengono a nomi molto noti nell’ambiente quali Ida Vitale, Anna Achmaova, Agota Kristof, Julia Hartwig e molti altri. “Mille culture” (come titola l’intervento di Rosalba De Cesare) che si incontrano e colorano la Poesia, un patrimonio prezioso che scopriamo insieme alle biografie delle autrici, dalle vite spesso brevi e travagliate. Un libro che consiglio ad un pubblico maschile e femminile, per conoscere l’altra metà della letteratura troppo a lungo ignorata.
Firenze, 4 agosto 2022
Bibliografia
De Cesare R. e Pompeo L., La poesia delle donne, Left, 2022.
Curatori: Massimo Acciai Baggiani e Carlo Menzinger di Preussenthal
Quando nasce un romanzo, nasce un mondo, che dispiace lasciar andare con la lettura dell’ultima pagina.
Come autori di “Psicosfera”, ci siamo chiesti come questo libro potesse continuare a vivere e rinnovarsi.
La nostra scommessa è creare un’antologia di racconti che si rifacciano al mondo di “Psicosfera”, ma non scritti da noi stessi, quanto dai lettori del romanzo.
I Curatori dell’antologia sono Carlo Menzinger di Preussenthal e Massimo Acciai Baggiani.
L’Editore non è ancora stato deciso e sarà scelto dai Curatori, a loro insindacabile giudizio, tra quelli che si dichiareranno interessati al progetto.
INVIO RACCONTI
Ogni Autore potrà inviare uno o più racconti inediti e da lui scritti, ispirati al romanzo “Psicosfera” (Tabula Fati, 2022), scrivendo a entrambi gli indirizzi: menzin@virgilio.it e mensolino@tiscalit.it e specificando nell’oggetto dell’email “DAL PROFONDO – titolo del racconto”, sostituendo alle parole “titolo del racconto” il nome dato al proprio elaborato.
SCADENZA
La scadenza per partecipare è il 30 Maggio 2023.
Gli Autori dei testi selezionati per la pubblicazione saranno avvertiti entro il 30 giugno 2023.
CARATTERISTICHE DEI RACCONTI
Ogni racconto dovrà:
SUGGERIMENTI PER LA SCRITTURA
Si invita a leggere “Psicosfera” per trarne ispirazione. Come supporto si suggeriscono alcuni temi presenti nel romanzo, per esempio:
I racconti possono, alternativamente e a titolo di esempio:
Ove possibile i Curatori daranno supporto agli Autori pere rendere le loro storie il più possibili coerenti con il mondo di “Psicosfera”.
Insomma, massima libertà creativa. Vogliamo che dal romanzo possano nascere nuove idee, nuovi personaggi, nuovi mondi, nuove sensazioni.
Le opere che si richiameranno in modo più stretto a “Psicosfera” saranno privilegiate in fase di selezione.
Per sapere di più su “Psicosfera” consultare la pagina web: https://sites.google.com/site/carlomenzinger/home/psicosfera?authuser=0 e, in particolare le sezioni:
L’acquisto di una copia del romanzo è consigliata ma non obbligatoria. Chi lo acquistasse è invitato a mandare agli autori (scrivendo a menzin@virgilio.it e mensolino@tiscalit.it o postandola sui social) una propria foto con il libro, ma anche questo non è obbligatorio.
REGOLE EDITORIALI
LIBERATORIA
Inviando il racconto, l’Autore autorizza i Curatori a concedere in licenza all’Editore il diritto esclusivo di pubblicare il proprio racconto nel Volume antologico relativo al presente progetto “Dal profondo” (il titolo dell’opera sarà definito in seguito).
L’esclusiva dell’Editore sarà limitata alla pubblicazione dei racconti all’interno dell’antologia, sia in formato cartaceo che in formato digitale, sia in Italia che all’estero.
I Curatori dell’antologia, a proprio insindacabile giudizio, selezioneranno i migliori racconti e li invieranno all’Editore, il quale potrà accettare o procedere a ulteriore scrematura prima della pubblicazione.
Nel caso non si raggiunga un idoneo numero di testi ritenuti validi non si procederà alla pubblicazione.